11. Prefazione — Noi tutti
abbiamo uno Spirito buono, legato a noi fin dalla nascita e che ci ha
preso sotto la sua protezione. Egli svolge nei nostri confronti la
missione di un padre nei confronti del proprio figlio, quella di
condurci sulla via del bene e dell'avanzamento, attraverso le prove
della vita. È felice quando noi rispondiamo con sollecitudine, soffre
quando ci vede soccombere.
Il suo nome importa poco, perché
potrebbe averne uno non conosciuto sulla Terra. Noi lo invochiamo allora
come il nostro Angelo Custode, come il nostro Angelo buono, ma possiamo
invocarlo anche con il nome di un qualsiasi Spirito superiore per il
quale nutriamo una simpatia speciale.
Oltre al nostro Angelo
Custode, che è sempre uno Spirito superiore, abbiamo degli Spiriti
Protettori che, per quanto siano meno elevati, non sono per questo meno
buoni e meno benevoli. Essi sono o dei parenti o degli amici o delle
persone che non abbiamo neppure conosciuto in questa esistenza. Ci
assistono con i loro consigli e sovente, con il loro intervento, nelle
azioni della nostra vita.
Gli Spiriti simpatici sono quelli
che si legano a noi per una certa affinità di gusti e di tendenze.
Possono essere buoni o cattivi, secondo la natura delle inclinazioni che
li attira verso di noi.
Gli Spiriti seduttori si sforzano di
distoglierci dalla via del bene, suggerendoci cattivi pensieri.
Approfittano di tutte le nostre debolezze come di altrettante porte
aperte, che consentono loro l'accesso alla nostra anima. Tra questi ci
sono quelli che si accaniscono contro di noi come contro una preda, ma
si allontanano appena riconoscono la loro impotenza a lottare contro la
nostra volontà.
Dio ci ha dato una guida principale e
superiore nel nostro Angelo Custode e delle guide secondarie nei nostri
Spiriti Protettori e Familiari. Ma sarebbe un errore credere che noi
abbiamo obbligatoriamente un cattivo angelo accanto a noi per
controbilanciare le buone influenze. I cattivi Spiriti vengono di loro volontà, qualora
trovino buona presa su di noi a causa della nostra debolezza o della
nostra negligenza nel seguire le ispirazioni dei buoni Spiriti. Siamo
dunque noi che li attiriamo. Ne consegue che non si viene mai privati
dell'assistenza dei buoni Spiriti e che dipende da noi scartare i
cattivi. A causa delle sue imperfezioni l'uomo è lui stesso la causa
prima delle miserie che sopporta e, nella maggior parte dei casi, è lui
stesso il suo cattivo Spirito (vedere cap. V, n. 4 di quest'opera).
La preghiera agli Angeli Custodi e agli Spiriti Protettori deve
avere come scopo quello di sollecitare la loro intercessione presso Dio e
di domandar loro la forza, per resistere ai cattivi suggerimenti, e la
loro assistenza nelle necessità della vita.