Trasmissione della ricchezza
15. Il
principio, in virtù del quale l'uomo non è che il depositario della
ricchezza che Dio gli permette di fruire nel corso della sua vita, gli
toglie il diritto di trasmetterla ai suoi discendenti?
L'uomo può tranquillamente trasmettere, alla sua morte, i beni di cui ha
goduto durante la vita, perché l'effetto di questo diritto è sempre
subordinato alla volontà di Dio che può, volendo, impedire ai suoi
discendenti di fruirne. È così che si vedono crollare fortune che
sembravano tra le più solide. La volontà dell'uomo per mantenere la sua
ricchezza nella linea di discendenza è dunque impotente, ma ciò non gli
impedisce di trasmettere il prestito che ha ricevuto, perché Dio glielo
toglierà quando lo riterrà giusto.
(San Luigi, Parigi, 1860)