6. La domanda posta a Gesù
era motivata dal fatto che i Giudei avevano una forte avversione per il
tributo loro imposto dai Romani, facendone una questione religiosa: si
era infatti formato un forte partito per rifiutare l'imposta. Il
pagamento era dunque per loro una fastidiosa questione d'attualità;
altrimenti la richiesta fatta a Gesù: «È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» non
avrebbe avuto nessun senso. Questa domanda era una trappola perché, a
seconda della Sua risposta, i Farisei speravano di mettergli contro o i
Romani o i Giudei dissidenti. Ma «Gesù, conoscendo la loro malizia»,
aggirò l'ostacolo dando loro una lezione di giustizia, dicendo di dare a
ognuno il dovuto (vedere Prefazione, paragrafo: "Pubblicani").