18. I legami familiari non
vengono per niente distrutti dalla reincarnazione, come certuni pensano,
al contrario vengono rafforzati e diventano più stretti. È il principio
opposto che li distrugge.
Gli Spiriti formano nello spazio
dei gruppi, o famiglie, uniti dall'affetto, dalla simpatia e
dall'affinità delle inclinazioni. Questi Spiriti, felici di essere
insieme, si cercano, e l'incarnazione li separa solo momentaneamente
perché, dopo il loro rientro nello stato erratico, si ritrovano come
degli amici al ritorno da un viaggio. Sovente si seguono persino
nell'incarnazione, dove si trovano riuniti in una famiglia o in uno
stesso ambiente e lavorano insieme per il loro reciproco avanzamento. Se
gli uni sono incarnati e gli altri no, essi sono nondimeno uniti dal
pensiero. Quelli che sono liberi vegliano su quelli che sono incarnati,
prigionieri della carne, mentre i più avanzati cercano di far progredire
i ritardatari. Dopo alcune esistenze, essi hanno fatto un passo avanti
sul cammino della perfezione. Sempre meno attaccati alla materia, il
loro affetto diviene più vivo, e proprio per questo più puro, non più
turbato né dall'egoismo né dalle nubi della passione. Essi possono
dunque percorrere così un numero illimitato di esistenze fisiche senza
che nulla leda il loro reciproco affetto.
È chiaro che qui si
tratta di un affetto reale da anima ad anima, il solo che sopravvivrà
alla dissoluzione del corpo, perché gli esseri che in questo mondo si
uniscono solo con i sensi non hanno alcun motivo di cercarsi nel mondo
degli Spiriti. Di duraturo ci sono solo gli affetti spirituali. Gli
affetti carnali si spengono insieme alla causa che li ha fatti nascere;
ora, questa causa non esiste più nel mondo degli Spiriti, mentre l'anima
esiste sempre. Quanto alle persone unite solo dall'interesse, esse non
rappresentano veramente niente le une per le altre: la morte le separa
in Terra e in Cielo.