2. Con queste parole, Gesù designa chiaramente la vita futura, che
Egli presenta in tutte le circostanze come il termine cui aspira
l'umanità, e insegna come farne l'oggetto delle principali
preoccupazioni dell'uomo sulla Terra. Tutte le Sue massime si
riferiscono a questo grande principio. Senza la vita futura, in effetti,
la maggior parte dei Suoi precetti sulla morale non avrebbe nessuna
ragione d'essere, ed è per questo che quanti non credono nella vita
futura si fanno l'idea che Egli parli solo di precetti della vita
presente, non li comprendono o li trovano puerili.
Questo
principio può dunque essere considerato come il cardine
dell'insegnamento di Cristo. Per questo è stato messo fra i primi
all'inizio di quest'opera: perché dev'essere visto come il punto di
riferimento per tutti gli uomini; il solo che possa giustificare le
anomalie della vita terrena e accordarsi con la giustizia divina.