XV.
Le più belle preghiere e i più bei sacrifici piacciono alla Divinità
meno di un'anima virtuosa che si sforzi di assomigliarle. Sarebbe grave
se gli dei dessero più importanza alle nostre offerte che alla nostra
anima. Se così fosse, i più colpevoli potrebbero propiziarseli. Ma non
esistono altri veramente giusti e saggi se non quelli che, con le loro
parole e i loro atti, adempiono il loro compito riguardo a ciò che
devono agli dei e agli uomini (vedere cap. X, nn. 7 e 8 di quest'opera).