IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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4. Il regno di Gesù non è di questo mondo, ed è cosa che tutti comprendono. Ma non avrà Egli una sovranità anche sulla Terra? Il titolo di re non sempre implica l'esercizio del potere temporale. Questo titolo viene dato per consenso unanime a colui che per il suo genio merita il primo posto in un ordine qualsiasi di idee, a colui che domina il secolo e influisce sul progresso dell'umanità. È in questo senso che si dice: il re, o il principe, dei filosofi, degli artisti, dei poeti, degli scrittori ecc. Questa sovranità, nata dal merito personale e consacrata dalla posterità, non ha forse un'importanza maggiore di quella della corona? Essa è eterna, mentre l'altra è soggetta a varie vicissitudini. È sempre benedetta dalle generazioni a venire, mentre l'altra viene a volte maledetta. La sovranità terrena finisce con la vita, la sovranità morale continua ancora a governare, soprattutto dopo la morte. A questo titolo Gesù non è il re più potente dei più potenti? È dunque con ragione che diceva a Pilato: «Io sono re, ma il mio regno non è di questo mondo».