IL VANGELO SECONDO LO SPIRITISMO

Allan Kardec

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18. Cristo ha detto: «Lasciate che i bambini vengano da me». Queste parole, profonde nella loro semplicità, non contengono solo il semplice appello ai fanciulli, ma anche quello alle anime che gravitano nei cerchi inferiori dove la sventura ignora la speranza. Gesù chiamava a sé l'infanzia intellettuale della creatura formata: i deboli, gli schiavi, i viziosi. Niente egli poteva insegnare all'infanzia fisica, coinvolta nella materia, sottoposta al giogo dell'istinto e non ancora appartenente all'ordine superiore della ragione e della volontà, che si esercitano intorno a lei e per lei.

Gesù voleva che gli uomini andassero a Lui con la fiducia di questi piccoli esseri dai passi incerti, il cui richiamo conquistava il cuore delle donne, che sono tutte madri. Egli sottometteva così le anime alla Sua tenera e misteriosa autorità. Egli fu la fiaccola che rischiara le tenebre, la tromba del mattino che scuote dal sonno, l'iniziatore dello Spiritismo che a sua volta deve richiamare a sé non i fanciulli, ma gli uomini di buona volontà. L'azione adulta è avviata; non si tratta più di credere istintivamente e di ubbidire meccanicamente, bisogna che l'uomo segua la legge intelligente che gli rivela la sua universalità.

Miei figli cari, ecco il tempo in cui gli errori, una volta spiegati, saranno delle verità. Noi vi insegneremo il senso esatto delle parabole e vi mostreremo la correlazione possente che unisce ciò che è stato e ciò che è. In verità vi dico: la manifestazione spiritista sale all'orizzonte, ed ecco il suo inviato che risplenderà come il sole sui monti.

(Giovanni Evangelista, Parigi, 1863)