Scandali. Se la vostra mano è motivo di scandalo, tagliatela
11.
Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me,
meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da
mulino e fosse gettato in fondo al mare.
Guai
al mondo a causa degli scandali! perché è necessario che avvengano
degli scandali; ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene! Se la tua
mano o il tuo piede ti fanno cadere in peccato, tagliali e gettali via
da te; meglio è per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due
mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. Se il tuo occhio ti
fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; meglio è per te
entrare nella vita con un occhio solo, che aver due occhi ed essere
gettato nella geenna del fuoco.
Guardatevi
dal disprezzare uno di questi piccoli; perché vi dico che gli angeli
loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei
cieli. Poiché il Figlio dell'uomo è venuto a salvare ciò che era
perduto. (Matteo 18:6-11)
Se
dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo
via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca,
piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. E se la tua mano
destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è
meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella
geenna tutto il tuo corpo. (Matteo 5:29-30).
12. Secondo il senso comune, la parola scandalo si
usa per tutte le azioni che urtano la morale o la decenza in modo
ostentato. Lo scandalo non sta nell'azione in se stessa, ma nella
risonanza che essa può avere. La parola scandalo implica sempre l'idea
di un certo clamore. Molte persone si accontentano di evitare lo
scandalo, perché il loro orgoglio ne soffrirebbe e la loro
considerazione ne verrebbe sminuita fra gli uomini. Se però le loro
turpitudini rimangono ignorate, ciò basta loro, e la loro coscienza è in
pace. Questi sono, secondo Gesù, «dei sepolcri imbiancati
esteriormente, ma pieni di putridume all'interno, dei vasi puliti fuori e
sporchi dentro».
Nel senso evangelico, l'accezione della parola scandalo, così
frequentemente impiegata, è molto più generica. È per questo che in
certi casi non si comprende in che senso venga usata. Non è solamente
nel senso di ciò che urta la coscienza altrui, è tutto ciò che risulta
dai vizi e dai difetti degli uomini, da tutte le reazioni malvagie da
individuo a individuo con o senza ripercussioni. Lo scandalo, in buona
sostanza, è il risultato della cattiva morale.
13. Gli scandali nel mondo non possono comunque non esserci, ha
detto Gesù, perché gli uomini, essendo imperfetti, sono inclini a fare
il male, e dai cattivi alberi nascono cattivi frutti. Bisogna dunque
intendere da queste parole che il male è una conseguenza
dell'imperfezione degli uomini, ma non che ci sia obbligo a farlo.
14. È necessario che avvengano degli scandali, affinché
gli uomini, essendo in fase di espiazione sulla Terra, si puniscano da
soli al contatto dei loro vizi, di cui sono le prime vittime e di cui
finiscono col comprenderne gli svantaggi. Quando saranno stanchi di
soffrire a causa del male, cercheranno il rimedio nel bene. La reazione a
questi vizi serve dunque allo stesso tempo come castigo per gli uni e
come prova per gli altri. È così che Dio fa sorgere il bene dal male, ma
sono gli uomini stessi che utilizzano le cose malvagie o da gettare.
15.
Se così è, si dirà, il male è necessario e ci sarà sempre perché, se
dovesse sparire, Dio sarebbe privato di un potente mezzo per castigare i
colpevoli. Dunque è inutile cercare di migliorare gli uomini. Ma se non
ci fossero più dei colpevoli, non ci sarebbe più necessità di castighi.
Supponiamo che l'umanità tutta venga trasformata in uomini dabbene, che
nessuno cerchi di fare il male al prossimo e che tutti siano felici,
perché tutti sono buoni. Tale è lo stato dei mondi avanzati, da cui il
male è stato radiato, e tale sarà quello della Terra quando sarà
sufficientemente progredita. Ma, mentre certi mondi avanzano, se ne
formano altri popolati da Spiriti primitivi, che servono inoltre da
abitazione, esilio e luogo di espiazione per Spiriti imperfetti,ribelli,
ostinati nel male e che sono rifiutati dai mondi divenuti felici.
16. Ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene. Ossia
il male è sempre il male. E colui che sia servito, a sua insaputa, da
strumento per la giustizia divina, facendo leva sui suoi cattivi
istinti, non per questo ha commesso un male minore, e pertanto
dev'essere punito. Così, per esempio, avere un figlio ingrato è una
punizione o una prova, per il padre che ne soffre, perché questo padre
può essere stato lui stesso un cattivo figlio che ha fatto a sua volta
soffrire suo padre, e ora subisce la pena del taglione. Ma per il figlio
non ci sono attenuanti, e dovrà a sua volta essere castigato dai suoi
figli oppure in altro modo.
17. Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te. Immagine
cruenta, che sarebbe assurdo prendere alla lettera e che significa
semplicemente che bisogna distruggere in sé tutte le cause di scandalo,
ossia le cause del male e strappare dal cuore ogni sentimento impuro e
tutti i principi viziosi. Vuol dire ancora che sarebbe meglio per l'uomo
che avesse la mano tagliata piuttosto che essa fosse per lui strumento
di una cattiva azione. Sarebbe meglio essere privato della vista
piuttosto che avere gli occhi ed essere, attraverso lo sguardo, indotto a
fare dei cattivi pensieri. Gesù non ha detto nulla di assurdo per
chiunque conosca il significato allegorico e profondo di queste parole.
Ma molte cose non possono essere comprese senza la chiave che ne dà lo
Spiritismo.