4. Ma il ruolo di Gesù non è
stato semplicemente quello del legislatore moralista, senza altra
autorevolezza che non fosse la sua parola. Egli è venuto a compiere le
profezie che avevano annunciato la sua venuta. Egli ha tratto la Sua
autorevolezza dalla natura eccezionale del Suo Spirito e della Sua
missione divina. È venuto a insegnare agli uomini che la vera vita non è
su questa Terra, ma nel Regno dei Cieli; a indicare loro la via che lì
conduce e i mezzi per riconciliarsi con Dio; ad annunciare loro il
cammino delle cose a venire per il compimento degli umani destini.
Ciononostante Egli non ha detto tutto e su molti punti si è limitato a
depositare il germe di quelle verità che Egli stesso dichiara che non
possono essere ancora comprese. Ha parlato di tutto, ma in termini più o
meno espliciti. Per afferrare il senso nascosto di certe Sue parole,
sarebbe stato necessario che nuove idee e nuove conoscenze fossero
venute a fornirne la chiave. Ma queste idee non sarebbero potute sorgere
prima che un certo grado di maturità dello spirito umano non fosse
stato raggiunto. La scienza doveva potentemente contribuire allo
schiudersi e allo sviluppo di certe idee. Era necessario dunque dare
alla scienza il tempo di progredire.