14. Se la preghiera esercita
una specie di azione magnetica, si potrebbe credere che sia un effetto
subordinato a una potenza fluidica. Ma non è affatto così. Gli Spiriti,
esercitando questa azione sugli uomini, integrano, quando ciò è
necessario, le carenze di colui che prega, sia agendo direttamente a suo nome, sia dandogli momentaneamente una forza eccezionale, quando viene giudicato degno di questo favore o se ciò può essergli utile.
L'uomo che non si creda abbastanza buono per esercitare un'influenza
salutare non deve astenersi dal pregare per gli altri, nella
convinzione di non essere degno d'essere ascoltato. La coscienza della
propria inferiorità è una prova d'umiltà gradita a Dio, il quale tiene
sempre conto dell'intenzione caritatevole che anima tale individuo. Il
suo fervore e la sua fiducia in Dio sono un primo passo verso il ritorno
al bene, che i buoni Spiriti sono felici di incoraggiare. La preghiera
che viene rifiutata è quella dell'orgoglioso, che ha fedenella sua potenza e nei suoi meriti e che crede di potersi sostituire alla volontà dell'Eterno.