8. Per comprendere il vero senso di queste parole, bisogna anche riferirsi al significato della parola acqua che non è affatto impiegata secondo l'accezione corrente.
Le conoscenze degli Antichi sulle scienze fisiche erano
approssimative. Essi credevano che la Terra fosse uscita dalle acque e
per questo consideravano l'acqua come
l'elemento generatore in assoluto. Infatti nella Genesi si dice: «Lo
Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque» — «Vi sia una
distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque» — «Dio chiamò la
distesa "cielo"» — «Dio fece pure le stelle e le mise nella distesa dei
cieli» — «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico
luogo e appaia Pasciuto» — «Producano le acque in abbondanza esseri
viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del
cielo».
In seguito a questa credenza l'acqua era diventata il
simbolo della natura materiale, come lo Spirito era diventato quello
della natura intelligente. Queste parole: «Se uno non è nato d'acqua e di Spirito», oppure «nell'acqua e nello Spirito» significano
dunque: «Se l'uomo non rinasce con il suo corpo e la sua anima». È in
questo senso che le parole sono state comprese all'inizio.
Questa interpretazione è d'altra parte suffragata da queste altre parole: «Quello che è nato dalla carne è carne; e quello che è nato dallo Spirito è Spirito». Gesù fa qui una precisa distinzione fra lo Spirito e il corpo. «Quello che è nato dalla carne è carne» indica chiaramente che solo il corpo procede dal corpo, e che lo Spirito è indipendente dal corpo.